InformAzione!- Giovani Reporter antimafia

Il progetto “Informazione! – Giovani reporter antimafia” intende attuare un intervento formativo interdisciplinare fondato sui principi di partecipazione e inclusione, su un approccio educativo non formale e sulla metodologia innovativa dell’Instructional Design. Attraverso l’utilizzo di strumenti comunicativi digitali vicini alle nuove generazioni il progetto si pone gli obiettivi di far conoscere il fenomeno mafioso e le sue più recenti evoluzioni, anche in riferimento al contesto territoriale, di valorizzare le forme convenzionali e non convenzionali di protagonismo giovanile e di sostenere nei giovani lo sviluppo del senso di una responsabilità sociale diffusa.

Il progetto si pone inoltre l’obiettivo di aumentare nella comunità la conoscenza del fenomeno mafioso e delle forme di criminalità ad esso collegate rendendo attivamente partecipi gli studenti, assegnando loro il ruolo di portavoce di un’informazione sana, consapevole, democratica ed appassionata.

Il progetto ci vede Partner di Conkarma A.P.S. che collabora con l’Associazione Libera.

Il progetto è presentato dall’APS Conkarma, come capofila di una rete che la vede in collaborazione diretta con il Coordinamento del Valdarno Superiore di Libera, i Licei Giovanni da San Giovanni, l’Istituto Statale di Istruzione Superiore Valdarno, l’Istituto d’Istruzione Superiore Benedetto Varchi, gli Istituti comprensivi Giovanni XXIII, Masaccio, Raffaello Magiotti e Petrarca ed i Comuni di Terranuova Bracciolini e San Giovanni Valdarno.

In continuità con “Pillole di Legalità”, il progetto “InformAzione! – Giovani reporter antimafia” si propone di approfondire la tematica della legalità, del fenomeno mafioso e dei beni confiscati alle criminalità organizzate. L’incontro con un volontario di Libera e la partecipazione all’inaugurazione di un deposito della protezione civile sorto da un capannone confiscato saranno per gli studenti la base di partenza di un percorso che li porterà a collaborare tra loro con l’obiettivo di produrre 3 videospot riguardanti la storia del capannone confiscato, la strage di via dei Georgofili e l’infiltrazione mafiosa in Toscana. 

MODALITÀ

Attraverso 5 azioni chiave gli studenti delle scuole coinvolte collaboreranno tra loro grazie all’utilizzo di metodologie focalizzate sulla partecipazione attiva e sul gruppo come risorsa fondamentale di supporto all’apprendimento (peer education). Dopo una prima azione volta ad introdurre il progetto ponendo l’accento sul ruolo dell’informazione in una società democratica, i grandi temi legati alle criminalità organizzate mostrando gli elaborati del progetto “Pillole di legalità – l’informazione contro le mafie” e ad approfondire tali temi grazie all’intervento di un socio di Libera – Associazioni Nomi e Numeri Contro le Mafie, gli studenti parteciperanno all’evento del 20 gennaio 2024 da questa organizzato.

Gli studenti dell’ISIS Valdarno, prepareranno degli interventi da svolgere in una classe della Scuola secondaria di primo grado di Terranuova Bracciolini Giovanni XXIII, di Montevarchi Raffaello Magiotti e Petrarca e di San Giovanni Valdarno Masaccio con lo scopo di guidarli alla produzione di un copione ed alla registrazione di un videospot riguardante la storia della confisca e riqualificazione del capannone in località Poggilupi sequestrato alla ‘Ndrangheta nel 2001, della strage di via dei Georgofili e dell’infiltrazione mafiosa in Toscana.

Trasversalmente a queste attività, gli studenti dei Licei Giovanni da San Giovanni e dell’Istituto d’Istruzione Superiore Benedetto Varchi continueranno con altri interventi ad approfondire la storia ed i temi legati al fenomeno mafioso, partecipando attivamente, con la preparazione di interventi, alla strutturazione, programmazione e presentazione dell’evento finale di restituzione, coordinando e fungendo da raccordo tra tutte le classi coinvolte.

• Attuare un intervento formativo interdisciplinare fondato sui principi di partecipazione e inclusione.
• Far conoscere il fenomeno mafioso attraverso l'uso di strumenti comunicativi digitali vicini alle nuove generazioni.
• Aumentare nella comunità la conoscenza del fenomeno mafioso e delle forme di criminalità ad esso collegate.