Le studentesse e gli studenti dell’ISIS Valdarno hanno preso parte al terzo appuntamento del progetto “Researcher TVs at School” – Bright Night 2023” “Idee, sogni e paure del Metaverso”
Lunedì 5 giugno si sono infatti recati presso il Laboratorio di Robotica dell’Università di Siena, nel complesso di San Niccolò, per partecipare all’incontro dal titolo “Prove di immersione nel Metaverso!” Il PROGETTO è stato supportato dalla giovane ricercatrice: Ing.Valentina Bucaioni, Dottoranda di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria informatica e Scienze Matematiche dell’Università di Siena.
Racconto dell’ultimo incontro
“ Prove di immersione nel Metaverso!”
Poco dopo l’alba un curioso gruppo di 17 studenti dell’ISIS Valdarno, accompagnati dai Professori Fabbri Giovanni, Fontana Daniela, Granchi Simona, Taverniti Pantaleo, è salito sull’autobus alla stazione di Montevarchi per andare a visitare il laboratorio di Robotica e Sistemi del Dipartimento di Ingegneria informatica e Scienze Matematiche dell’Università di Siena.
Dopo un viaggio un po’ contorto, i ragazzi e i loro professori sono arrivati a Siena e passando per Porta Pispini sono giunti davanti al bellissimo complesso universitario di San Niccolò, ex nobile Ospedale Psichiatrico. Ad accoglierli c’era il Prof. Andrea Garulli, professore ordinario del Dipartimento, che con entusiasmo li ha condotti al Laboratorio attraversando i corridoi con le aule ancora popolate di studenti universitari. Il tragitto è stata una scoperta continua per gli studenti che mettevano piede per la prima volta in una Università e che seguivano il Professore ammutoliti dalla bellezza del luogo e dalla novità. Quando si è aperta la porta del laboratorio, i ragazzi si sono trovati davanti 6 giovani tutti presi dal loro lavoro davanti ai PC circondati da strani prototipi di varie dimensioni. Dopo essersi presentati, due ricercatori, la Dott.ssa Nicole D’Aurizio e l’Ing. Bernardo Brogi h anno guidato gli studenti alla scoperta del loro lavoro e degli oggetti che abitavano quel laboratorio, facendo loro assaporare il l’ entusiasmo per la ricerca.
Seduti tutti insieme davanti ad un tavolo, la Dott.ssa Nicole ha spiegato ai ragazzi che la loro ricerca, sotto la guida del Prof. Domenico Prattichizzo, si dedica in particolare allo sviluppo di mani robotiche per applicazioni in ambito medico, industriale e ultimamente per il mondo del Metaverso.
Ha mostrato ai ragazzi i vari prototipi di dita da loro create, sviluppando sensori che rilevano e trasmettono le sensazioni del tatto e ricreando con la stampante 3D le articolazioni, movimentate da piccoli motori guidati da software dedicati. Gli studenti hanno toccato e provato questi prototipi e hanno fatto molte domande per capirne il funzionamento.
Molto significativo è stato il saluto del Prof. Domenico Prattichizzo che ha tenuto ad incontrare i ragazzi spiegando loro il motivo per cui il suo gruppo ha scelto di studiare la mano come parte robotica da sviluppare. Ha fatto notare che tutto il corpo è una grande mano e quindi ogni suo movimento può essere ricondotto ad un movimento della mano stessa.
L’ing. Bernardo ha raccontato che alcuni prodotti che sono nati da loro laboratorio sono adesso commercializzati in molti ambiti, come il Exsisto il sesto dito indossabile dalle persone che hanno perso l’uso di alcune parti della mano.
La parte che più h a coinvolto gli studenti è stata l’immersione in un semplice contesto di Metaverso. Ben 4 studenti, Elena, Aurora, Diego e Guglielmo hanno indossato l’Oculus, un visore che consente di muoversi dentro la realtà virtuale, collegato ad una mano robotica realizzata con un braccialetto a cui sono collegati 4 sensori da inserire sulle singole dita per riprodurre tutte le sensazioni tattili che si percepiscono nella realtà virtuale. Gli studenti, si sono trovati davanti ad un tavolo virtuale con oggetti da toccare, prendere, spostare, con tasti da attivare, con erogatori di fiamme o flussi di aria fredda per riprodurre le sensazioni di caldo e freddo.
Gli studenti, entusiasti di ciò che hanno sperimentato, hanno continuato ad ascoltare i due giovani ricercatori sui loro attuali studi relativi al Metaverso fisico e cioè sulla possibilità di poter interagire tra soggetti fisicamente lontani ma che sono in grado di fruire di servizi reali. Un esempio è stato quello di due amici che abitano in due paese lontani e che stanno interagiscono nello spazio condiviso del Metaverso. Uno dei due amici versa un bicchiere d’acqua all’altro con l’intenzione che questo possa realmente bere dell’acqua. Questo potrebbe essere possibile in presenza di un braccio robotico, guidato in remoto, che riproduce fedelmente l’azione dell’amico a distanza.
L’ingegner Bernardo ha evidenziato la complessità di questo studio e di quante variabili e parametri sia necessario controllare e considerare e quindi quanto sia bello e sfidante fare ricerca.
Dopo avere salutato tutti i ricercatori che con passione ed entusiasmo hanno condiviso il loro lavoro con gli studenti, il gruppo ha continuato la visita al plesso Universitario accompagnato dalla Dott.ssa Valentina Bucaioni e guidato pazientemente dal Prof Garulli Andrea che ha risposto alle p iù stravaganti domande dei ragazzi sull’Università e che infine ha raccontato la nobile storia del luogo che da Ospedale Psichiatrico, che ospitava una comunità di 5000 persone con varie fragilità è stato trasformato in luogo di cultura e scienza.
Dal mondo virtuale, il gruppo si è rituffato nella bellezza reale della città di Siena visitando, non ostante la pioggia, le parti principali del centro: Piazza del Campo, Il palazzo civico con la torre del Mangia, piazza Duomo, San Domenico, piazza del Mercato che grazie alla sua copertura ha consentito al gruppo non solo di ripararsi ma anche di apprezzare la dimensione che dà sapore al reale e al virtuale, quella della relazione; e allora tra una bandierina e una “papera e oca”, i ragazzi si sono messi in gioco, concludendo in allegria questa bella e ricca giornata.
Noemi Naldini
Docente