Incontro con il CICAP – Lotta alle fake news

Gli studenti e le studentesse hanno incontrato alcuni soci del CICAP per parlare di scienza e pseudoscienza.

Sabato 11 Marzo, dalle 9.30 alle 13 circa un centinaio di studenti dell’ISIS Valdarno, indirizzo Informatica, ha riempito il Centro di Geotecnologie di San Giovanni Valdarno per incontrare Andrea Sabbatini, coordinatore del CICAP Toscana e Marco Ciardi, professore ordinario di storia della scienza all’Università di Firenze e socio effettivo del CICAP.
L’apertura dei lavori ha previsto l’intervento della dottoressa Laura Ermini, assessore del Comune di San Giovanni Valdarno e del dirigente scolastico Lorenzo Pierazzi, che hanno sottolineato l’importanza del coltivare uno spirito critico e della ricerca delle giuste fonti. In seguito la prof.ssa Nadia Ciotola ha invitato gli ospiti del convengno ad introdurre la mission del CICAP. Il CICAP, ovvero il Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze, fondato da Piero Angela nel 1989, è un’associazione apolitica e senza fini di lucro; da tempo si impegna nella lotta alle pseudoscienze, con l’obiettivo di promuovere un’indagine scientifica e critica, avendo come motto “Il CICAP esplora i misteri (indagini) per raccontare la scienza (educazione e informazione)”. Grazie ad esso, infatti, sono state promosse alcune leggi contro le truffe televisive; la sua attività si evolve nel tempo così come i mezzi di informazione: attraverso le riviste Query (cartacea e online), Magia e Quaderni il CICAP affronta i misteri e le scoperte scientifiche. Inoltre, l’associazione organizza anche corsi a livello nazionale (ad esempio “Dal dubbio al metodo”) e, attraverso l’organizzazione in gruppi locali, tra cui il CICAP Toscana, convegni in cui si affrontano discipline come l’astronomia, la fisica, la storia e la matematica ed il rapporto che hanno con la scienza.Infine, è possibile sostenere il lavoro del CICAP e contribuire attivamente alle attività che l’associazione promuove fin da giovani, avendo accesso ai corsi e ai materiali forniti.
Nella seconda parte del convegno la prof.ssa Ciotola espone il lavoro, fatto precedentemente al convegno, di raccolta di domande e risposte degli alunni su temi come il mistero, la ricerca delle fonti, la definizione della scienza e della pseudoscienza, l’applicazione delle regole delle scienza alla realtà, i personaggi storici che hanno dato il loro contributo con le scoperte scientifiche.
Viene pertanto introdotto il professore Marco Ciardi, che, grazie alle domande degli alunni, espone quali sono i principi della scienza e del metodo scientifico, ed in particolare i rapporti tra la scienza e la letteratura, un aspetto fondamentale per capire non solo i fondamenti del metodo scientifico, ma quanto sia importante sviluppare, all’interno del percorso scolastico (e indipendentemente dall’indirizzo di studi scelto), un ragionamento critico che riesca a guardare oltre l’aspetto settoriale delle singole discipline. La spiegazione della realtà, o di un fenomeno particolare, non assume mai un solo colore, bianco o nero, ma ha mille sfumature e per poterlo affrontare, occorre utilizzare anche la scienza come strumento di conoscenza di tutto ciò che ci circonda. Come spiega il professore, i personaggi che fanno parte della storia (come Giacomo Leopardi, poeta di formazione scientifica) ci insegnano per primi che il pensiero critico nasce da un compendio di saperi, umanistici e scientifici. Persino la fantascienza, che trova tra scrittori come Asimov uno dei suoi più grandi esponenti, ci può aiutare a ragionare sui fatti in maniera critica.
La scienza non è in contrasto con la religione, in quanto hanno sfere di competenza diverse: la scienza si occupa di indagare la realtà naturale sulla base di principi condivisi, la religione è una credenza del tutto personale.
La scienza non è dogmatica, e, in quanto tale, accetta sempre il confronto e si mette in discussione. E’ fondamentale pertanto non lasciarsi trasportare solo da quelle che sono le nostre convinzioni, ma essere in grado di coltivare il dubbio e cercare le giuste risposte in un dialogo aperto con gli altri. Tuttavia questo dialogo deve avvenire sulla base di principi condivisi. Se non si ha fiducia nei valori e nei metodi della scienza il dialogo diventa impossibile.

 

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